Progetto Pachamama
Si è da poco concluso, dopo anni di lavoro sul campo, il progetto di Cooperazione internazionale “PACHAMAMA”. Protagonismo delle donne rurali per l’affermazione della sovranità alimentare in Bolivia” finanziato dall´Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con l’obiettivo di promuovere il ruolo della donna nell’affermazione del diritto ad un’alimentazione adeguata. In questo ultimo bollettino, scritto in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il racconto dei protagonisti e dei risultati ottenuti grazie alla sinergia tra organizzazioni sociali italiane e boliviane e le comunità locali coinvolte.
22 marzo – Giornata mondiale dell’acqua
Si celebra oggi 22 marzo, come ogni anno, la Giornata Mondiale dell’Acqua. Nonostante anni di attenzione sul tema, ancora oggi secondo le statistiche il 30% della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile, il 55% non dispone di servizi igienici adeguati ed oltre 3 miliardi di persone fanno uso di acqua altamente inquinata, con gravi conseguenze per la salute. La Giornata Mondiale dell’Acqua ha l’obiettivo di ricordare all’opinione pubblica che mai come oggi, con l’esacerbarsi dei cambiamenti climatici, è necessario promuovere un consumo idrico più responsabile e consapevole, lanciando un monito ai decisori politici sull’urgenza di garantire disponibilità di acqua potabile e sicura ad ogni essere vivente, indipendentemente dalla sua provenienza geografica e sociale.
In questo Bollettino Speciale, l’ultimo dedicato al Progetto PACHAMAMA, ormai giunto a conclusione, vogliamo raccontarvi come l’impegno messo in campo attraverso la cooperazione internazionale, lo scambio di visioni e pratiche con le comunità locali e l’esistenza di una visione comune che integra giustizia sociale e questioni ambientali, possano davvero fare la differenza.
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In evidenza
L’editoriale
Pachamama – Protagonismo delle donne rurali per l’affermazione della sovranità alimentare in Bolivia
a cura del CeVI
Con questo bollettino vogliamo raccontarvi la conclusione del progetto di cooperazione internazionale “Pachamama – Protagonismo delle donne rurali per l’affermazione della sovranità alimentare in Bolivia”. Questa iniziativa è iniziata il 15 maggio 2018 con un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con l’obiettivo di promuovere il ruolo delle donne per garantire un’alimentazione sana, sostenibile e sovrana in 20 comunità dei Dipartimenti di Cochabamba e La Paz in Bolivia.
Il progetto, conclusosi il 14 dicembre 2021, ha visto la partecipazione di un numero ampio e diverso di partner nei due territori di intervento. A Cochabamba, la ONG italiana CeVI, il Coordinamento per l’Integrazione delle Organizzazioni Economiche Contadine di Cochabamba (CIOEC), la Fundación Abril e Agua Sustentable. A La Paz, la ONG italiana COSPE, il Centro di Formazione e Servizi per l’Integrazione delle Donne (CECASEM) e il SEDES di La Paz. Inoltre, l’Università di Udine e ASUD Ecologia e Cooperazione hanno partecipato all’attuazione del progetto con attività di ricerca, consulenza e comunicazione.
Il progetto Pachamama ha raccolto una sfida enorme e complessa: la creazione delle condizioni tecniche, sociali ed economiche affinché le famiglie di 20 comunità dei Dipartimenti di Cochabamba e La Paz possano nutrirsi in modo sano, sostenibile e autonomo. Nell’affrontare questa grande sfida, il punto di partenza è stato il riconoscimento del ruolo fondamentale delle donne nei processi di produzione, trasformazione, commercializzazione e preparazione degli alimenti. Per raggiungere il suo obiettivo, il progetto è intervenuto in diverse aree tematiche legate e interconnesse con la promozione della sovranità alimentare.
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Focus #1
Acqua e sovranità alimentare
a cura di Fundaciòn Abril
In occasione della giornata mondiale dell’acqua vogliamo riaffermare come l’accesso all’acqua e la sovranità alimentare siano concetti fortemente legati. Senza acqua, infatti, non c’è possibilità di coltivare alimenti, essendo un elemento fondamentale per qualsiasi processo produttivo. Per esercitare la sovranità alimentare, l’accesso equo e l’autogestione di questo bene comune essenziale per la vita sono componenti strutturali e strategiche. Di conseguenza, la definizione delle politiche e delle pratiche di sovranità alimentare devono promuovere l’accesso all’acqua in quantità, qualità ed accessibilità adeguate, oltre ad un orizzonte di sostenibilità per il suo mantenimento nello spazio e nel tempo.
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L’analisi
Genere e cambiamento climatico: l’emergenza pesa di più sulle donne
a cura di A SUD
L’impatto dei cambiamenti climatici varia rispetto al genere.
Le donne sono più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico perché costituiscono la maggioranza della popolazione povera del mondo e, per il loro sostentamento, dipendono fortemente dalla risorse naturali. Hanno meno accesso degli uomini a risorse (acqua terra, credito, input agricoli), strutture politiche, tecnologia, formazione e servizi di estensione che migliorerebbero la loro capacità di adattarsi al cambiamento climatico. Inoltre, devono affrontare barriere sociali, economiche e politiche che limitano la loro capacità di affrontare l’emergenza climatica.
Secondo un report di United Nations Women “Tackling Violence against women and girls in the context of climate change” la violenza contro le donne e le ragazze e il cambiamento climatico sono due delle più pressanti emergenze globali del nostro tempo. La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffusa e pervasiva al mondo. Più di 1 donna su 3 nel corso della sua vita subisce una violenza. Il cambiamento climatico minaccia la sostenibilità del nostro pianeta con impatti sociali, culturali, economici, sanitari e sui diritti umani di portata devastanti, colpendo fortemente donne e ragazze, specialmente all’interno dei gruppi più emarginati, risultando così un aggravante delle diverse forme di violenza contro le donne. La violenza contro le donne costituisce un grave rischio per gli sforzi di mitigazione, adattamento e costruzione della resilienza contro l’emergenza climatica. Allo stesso tempo, mentre il cambiamento climatico peggiora l’incidenza della violenza di genere, l’incapacità di affrontare i rischi e le sfide a cui questa è legata nell’azione per il clima può aggravare i rischi per la sicurezza di donne e ragazze e il diritto a una vita libera dalla violenza.
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Focus #2
Pachamama e le donne: le questioni di genere nella zona di La Paz
a cura di COSPE
di Antonio Lopez y Royo
La questione di genere in Bolivia continua ad essere una priorità dei progetti di cooperazione internazionale e delle politiche interne del Governo nazionale.
La Bolivia come in tante altre aree tematiche conta di normative importanti e all’avanguardia per affrontare le questioni di genere e le problematiche ad essa relazionate ma la scarsa capacità di mettere in pratica tali norme contrasta con la narrativa mainstrem.
La questione di genere in Bolivia continua ad essere una priorità dei progetti di cooperazione internazionale e delle politiche interne del Governo nazionale.
La Bolivia come in tante altre aree tematiche conta di normative importanti e all’avanguardia per affrontare le questioni di genere e le problematiche ad essa relazionate ma la scarsa capacità di mettere in pratica tali norme contrasta con la narrativa mainstrem. Nelle aree rurali, in questo caso delle valli andine, il ruolo della donna è spesso marginale nella presa delle decisioni finali nel contesto politico e sociale comunitario.
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